Quando vidi tutto bianco sopra ai miei occhi Distante non so quanto da questi blocchi Il mare, nero come il buio Il conforto di potersi ancora sfiorare nelle calde notti di luglio Schiavi di noi stessi per certi versi sconnessi Di brutto, da noi, da loro e da tutto Mentre una nuvola prende la nostra forma e il cuore gioisce L'osserva mentre sparisce Non è facile parlarsi e capirsi Un vento freddo gela chi vuole scoprirsi Il tempo è un letto senza spine Ma più rimani zitto e quieto più lo puoi sentire che non puoi dormire E mentre scorrono i secondi, i minuti, le ore E tutto prende forma in forma migliore Ritorna grande, accecante in ogni suo colore Una svastica sul sole La vita quando passa sembra un fiume dove mi muovo (dove mi muovo) Guardo un'altra volta il cielo per sapere se c'è (sapere se c'è) Una stella che mi guidi ancora Fuori da quel che sono (da quel che sono) Fuori da me, fuori da me Fuori da me, fuori da me A volte penso ancora a noi e ai tempi in cui Possedevamo tutto senza tempi bui Sognando sopra gli alberi senza paure Fra gli spazi giganti dei loro rami dove ora non passo neppure Chissà se nuotando a ritroso ci troveremo là Negli argini a guardare la vecchia città A piangerci, o la verità è che quelli là sono già cadaveri Giovani schiene nei fossi fra i papaveri La vita dà, la vita prende, semplicemente Yin e Yang dal grande oriente, liberamente Puoi decidere quello che la tua mente Decifra, e sempre da questo nostro presente Mentre scorrono i secondi, i minuti, le ore E tutto prende forma in forma migliore Ritorna grande, accecante in ogni suo colore Una svastica sul sole La vita quando passa sembra un fiume dove mi muovo (dove mi muovo) Guardo un'altra volta il cielo per sapere se c'è (sapere se c'è) Una stella che mi guidi ancora Fuori da quel che sono (da quel che sono) Fuori da me, fuori da me Fuori da me, fuori da me E questo tempo scandito che ci pressa ogni giorno Come il pugnale di chi ha tradito nella schiena giù in fondo Ma lo sai che il mio cuore non è di piombo E nonostante tu mi abbia colpito io ti voglio bene e ti sogno Che ne sanno i tuoi stupidi nuovi amici Delle nostre serate, del primo studio e dei sacrifici Del modo in cui abbiamo lottato sempre Con la forza di chi ha un sogno e non ha mai ottenuto niente Noi siamo ancora qui, A fare a gomitate con il lunedì, a perederci negli attimi E so che pure tu a volte pensi ancora ai nostri battiti Con il volume a palla fra i semafori La vita quando passa sembra un fiume dove mi muovo (dove mi muovo) Guardo un'altra volta il cielo per sapere se c'è (sapere se c'è) Una stella che mi guidi ancora Fuori da quel che sono (da quel che sono) Fuori da me, fuori da me Fuori da me, fuori da me Ma mentre scorrono i secondi, i minuti, le ore E tutto prende forma in forma migliore Ritorna grande, accecante in ogni suo colore