Si appoggia al bancone sfinito Con gli occhi infuocati E chiede perdono al bicchiere Per tutti i peccati Accenna un sorriso ogni volta Che gli si offre da bere Ma il suo sguardo di pietra non parla e non chiede pietà Come tanti annega il ricordo di amori passati Come tutti nasconde il rimorso dei giorni perduti E la sua mente è un vortice nero di false memorie E rivoluzioni studiate Poi lasciate a metà Per l'effimera gioia che il Whisky gli porta Per le troie del borgo sotto la coperta Per la fame di luce che prende Se il destino non ti risponde Dopo un'altra Notte al bar Trascina la sue stanche ossa Oltre il portone Il giro di chiave dell'oste Il saluto migliore E poi l'alba a scuotere in testa le sue riflessioni Sullo sputo di vita che resta Sulla sua libertà Libertà lunga un sogno Che svanisce in un lampo Nell'amaro risveglio Nel giorno che non ascolta I lamenti muti Di un sorso lungo un'eternità E nelle coincidenze che la vita gli ha dato Tra inganno e sfortuna negli occhi ha scolpito Quel vuoto che ormai non sorprende Se lo specchio non ti risponde Dopo un'altra Notte al bar Dopo un'altra Notte al bar Dopo un'altra Notte al bar