C'era una volta l'estate che assetava le piante E quelle voci lontane, i bambini, le mamme Che gridavano forte: "Non fatevi male" "Non andate lontano che non sapete nuotare" Ma in quei pomeriggi nessuno presta attenzione Ci accorgemmo in ritardo che avevano ragione Te lo ricordi quel ponte che passava sul fiume? Le tue scarpe appoggiate sul davanzale? La nostra voglia d'inverno, le sere immaginate In una pallina di vetro, mentre cade la neve ♪ E poi le idi di marzo, l'aria di rivoluzione Ce ne stavamo seduti sull'orlo di un burrone E provavamo ancora a sincronizzare il respiro C'era un filo di vento teso, la corda di un violino Ma erano repliche inutili di scene già viste C'era Troisi in TV, ma non c'era niente per ridere Te lo ricordi quel ponte che passava sul fiume? E le tue scarpe appoggiate sul davanzale? La nostra voglia d'inverno, le sere immaginate In una pallina di vetro, mentre cade la neve ♪ La forma delle mani disegnata su un foglio E quelle telefonate prima del sonno Il gelato al pistacchio, il solito zaino I silenzi in montagna, il suono del piano