Kishore Kumar Hits

Tutte Le Cose Inutili - Ragazzone lyrics

Artist: Tutte Le Cose Inutili

album: Ragazzone


Quando mi ha chiesto di prendere tutte le mie cose
I miei libri e le mutande, gli scontrini e le ciabatte
L'albero di natale finto, la coperta di pile a quadri rossi
I giubbotti estivi e i cappotti invernali
Le mie impronte lasciate per terra
I miei sguardi posati dappertutto, i capelli affogati nella doccia
Il sapore delle mie labbra nei frammenti di pelle impercettibile
Lasciata sulle forchette, io che entro nella sua vita
E le do il buongiorno tutte le mattine
Imparo a riconoscere il suo modo di camminare
E di rispondere al telefono
Lei che mi prende in giro perché mangio lentamente
Ma io non voglio che la cena finisca
Il suo modo di arrabbiarsi e le calamite che abbiamo in tasca
La porto al cinema, le faccio la calza per la befana
La sogno la notte che la uccidono e io non la so salvare
Imparo a riconoscere ad occhi chiusi il suo respiro
Le misuro la pressione, la sento cantare nella stanza accanto
Gli anelli lasciati sul comodino
Che ci ha giocato il gatto tutta la notte
Le rubo il naso come si fa con i bambini
Rimaniamo per ore incastrati uno nelle gambe dell'altro
Dormiamo il pomeriggio senza sentirci in colpa
La riporto in macchina dopo una gita al lago
E si addormenta cullata dai dossi della strada
Io che mi sveglio a metà del sonno
E come un cucchiaio la raccolgo come fosse un gelato
Per tenerla vicino mentre si scioglie
Ridiamo per una sciocchezza
Una chiamata di lavoro interrompe un bacio
Tienimi per mano, si tengono tutti per mano
Ragazzone stai tranquillo, tra cent'anni saremo grandi
Chi pensavi di esser diventato
A tener lo zaino su una spalla sola?
Andiamo a vedere i ghiacciai, che si sciolgono
Anche loro ad un tratto si lasciano andare
E come le cose che non si sanno
Ti nasconderesti nei frammenti di silenzio
Quelle pause a cui nessuno fa caso, dove ti senti al sicuro
E un giorno di questi che non piove ma che non fa nemmeno troppo caldo
Ti vengo a prendere e ti porto nel bosco
Ci vestiamo di fogliame come i sopravvissuti e smettiamo di parlare
Basterà guardarsi negli occhi e accennare un sorriso
Per capire cosa siamo diventati veramente
Due scemi gnudi in mezzo a un bosco
Vieni qua e levami il malocchio, due gocce d'olio nell'acqua
Vieni qua e lavami via la paura
Ragazzone stai tranquillo, tra cent'anni saremo grandi
Chi pensavi di esser diventato
A tener lo zaino su una spalla sola?
Andiamo a vedere i ghiacciai, che si sciolgono
Anche loro ad un tratto si lasciano andare

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