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Omega Storie - Milanotte o Milano, te lyrics

Artist: Omega Storie

album: Mondo Possibile


Notti via con chi
Esiterebbe, ma nemmeno troppo a colpirmi
La pioggia che allaga la mia cornea
Collirio per lungimiranti
Un rimedio alternativo per la mia miopia
Notti bianche ossia
Le unghie ben curate le noto prima degli occhi
Di norma e con te neanche a dirsi
Sei come il drago verde: esegui un giro ben preciso e ritorni
Indossi l'abito da sera composto da seta pregiata
Però Via Imbonati non dimenticartela mai che t'osservo
Ti porterò al mare stasera
Ma spero che Porto di Mare per te sia lo stesso
Alla fine che cambia?
Forse è il fine che cambia
Forse il fine è il dettaglio
Ma tu quando cala sera, come una falena
Chiudi le ali quando anche ansimando guardo te
Ti chiamo Elena Muti
Alludi e sarai glabra fra chi illude
Presa più a fotografarti che a osservare
Come studentesse al MUDEC
Milanotte o Milano, te sii forte
Io qui a Torino a dar man forte
Una Milano tenue
Quel tuo caratterino ormai si è reso lieve
Non mi fiderò fino in fondo, come di un tesoriere
Piangi e lanci i piatti dal pulpito dei tuoi input nostalgici
Al sapore degli aranci rancidi
Quando uscirà il CD, che mi dirai?
Una frase del tipo "perché oggi piove?"
O "perché tu non ridi mai?" (Milano)

Sì che sembrava facile
Ma il peso adesso pende da me
Ti avrei portata fuori a cena a Milanotte
Spalancare gli occhi per vedere il vero volto
Se te ne vai scriverò per terra Milano, te
Che sembrava facile
Ma il peso adesso pende da me
Ti avrei portata fuori a cena a Milanotte
Spalancare gli occhi per vedere il vero volto
Se te ne vai scriverò per terra Milano, te

(Ah-ahm)
(Ahm)
C'ho il cuore scatenato, Joe Cocker
Milano è il sipario dentro al teatro
Di 'sto gerarchico gioco che resta grande
Ricopre il grezzo che fa il prezzo di carne e di code
Il suo vecchio mangia un pezzo di carne di Kobe
Va via lesto tra i passanti della piazza
Con la giacca da grande riccone, canta fra le signore
Che hanno gatti che sembrano cani e cani che sembrano gatti
Showman con guanti in visone e mai vedi il sole quassù
Maledizione, in missione dal Sud
In più non posso scendere a patti
Come un fuori sede siciliano, messinese
Che ha litigato pesantemente con gli altri ragazzi delle sue zone
Nel bus penso per ore, più del triplo
Penso che adesso Milano la amo, come Dargen D'Amico
Che io amo il mio quartiere, la mia strada
La mia casa e perfino il portiere come Ilaria D'Amico
La città mi fa da madre, quindi è tipo complesso di Edipo
La preferisco a Roma che ora mi fa male e poi mi manda in coma
Tipo il complesso di Edipo
Confesso così magari il Signore mi premia
Ed arriva il sole come al concerto dei Beatles
Ho messo nel frigo un grande cesto con latte fresco e del cibo
E scade presto, scade di certo prima che arrivo
Faccio così tanti viaggi che è per spostarmi che vivo
Dici, "Caro mio, sei l'esempio degli uomini retti"
"Da come rappi sembri un vocabolario, Lo Zingarelli"
Ma vedi, provo a camuffare l'accento dietro un italiano corretto
Al contrario di Zingaretti
Sì che sembrava facile
Ma il peso adesso pende da me
Ti avrei portata fuori a cena a Milanotte
Spalancare gli occhi per vedere il vero volto
Se te ne vai scriverò per terra Milano, te
Che sembrava facile
Ma il peso adesso pende da me
Ti avrei portata fuori a cena a Milanotte
Spalancare gli occhi per vedere il vero volto
Se te ne vai scriverò per terra Milano, te

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