Siamo, siamo quello che siamo Siamo tutti fatti così Figli di un passato lontano Perché la storia del mondo comincia da qui A noi che se parliamo ci aiutiamo con le mani Sempre a voce alta, eh, questi italiani E tendiamo ad esagerare anche quando cantiamo Melodramma e cinema noi siamo Benvenuto nella terra del fai da te Dove ognuno si arrangia e s'inventa da sé Dove il vino è più rosso e più nero è il caffè E se cambia qualcosa tutto resta com'è Siamo rassegnati a partire Perché qui il lavoro non c'è Certo, siamo un popolo strano Che rimane diviso e non crede in sé Quante ne abbiam viste, quante ancora ne vedremo Guelfi-ghibellini, Coppi-Bartali saremo E a chi ci promette, "Vi tolgo io dai guai" Lo votiamo e che ci pensi lui Benvenuto nella terra del "geghegè" Dove c'è chi da solo tira il carro per tre Dove il furbo è invidiato e vive da re Se la spassa beato e se ne frega di te e di me E qui la frutta è dolce, la puoi cogliere dai rami Uh-uh-uh, yeah E questa è la fortuna di essere nati italiani Uh-uh-oh-oh, ah Benvenuto nella terra del karkadè Melanzane e babà, tortellini e bignè Nord e sud che si abbracciano nell'unità Con le gambe sotto la tavola per magnà E questa in fondo è la terra più bella che c'è Ce la invidiano tutti e sappiamo il perché Trovi sempre uno sguardo, chi ti offre un caffè E se hai fame o bisogno un pezzo di pane c'è Perché questa è la terra che mi ha regalato te