A fior di pelle salirono gli sbotti Usando i nervi a mo' di comodi condotti: Fu zona rossa nell'attimo di un lampo La superficie di un corpo senza scampo. Di lacerata sensazione Sentirsi vulcano in eruzione... (Un'esplosione ormai vicina Avrebbe acceso quella fulgida mattina) Ma che tragitto curioso Fa quel tram chiamato Sospiri e Guai! Dopo un Risveglio Gioioso All'inferno porta e non torna mai! Ci sono istanti che vivere è una merda: Che vada a fuoco poi è pur sempre una scoperta. A fior di pelle avvamparono gli sbotti Bruciando i nervi e le vene e i loro fiotti: La zona rossa esplose in un secondo E fu davvero come deflagrasse un mondo. Ohh che esecrabile emozione Sentirsi vulcano in eruzione Incandescente come la lava Che dalla bocca terrifica sbava. Ma che discesa gloriosa Fa quel magma senza fermarsi mai! Come una belva furiosa Il suo inferno porta, portando guai! Ci sono istanti che vivere è una merda: Che vada a fuoco poi è pur sempre una scoperta. Sono le volte che proprio, no, non ce la fai più Che vorresti volar per davvero nel blu dipinto di blu Per poterti sentire leggero come il cielo impassibile. Leggero ed impassibile. Leggero ed impassibile. Ma che finale odioso Quel can can di grida e gestualità! Quinto cerchio melmoso Dell'inferno: ulula la realtà! Ci sono istanti che vivere è una merda E nessuna cosa al mondo sa come si disperda. E in quegli istanti in cui vivere è una merda Che vada a fuoco poi è purtroppo cosa certa. Sono le volte che proprio no, non ce la fai più Che vorresti volar per davvero nel blu dipinto di blu Per poterti sentire leggero come il cielo impassibile. Impassibile.