Kishore Kumar Hits

Spartiti - Borghesia lyrics

Artist: Spartiti

album: Servizio D'Ordine


Dentro al televisore del servizio all'orientamento scolastico
E professionale dell'amministrazione provinciale di Reggio Emilia
Ufficio noto al pubblico con il nome di "Polaris"
Leggo un dato che mi appare incredibile
La Lega Nord in Lombardia ha preso il 25%
Sono un obiettore di coscienza
Mi sono piazzato in questo ufficio grazie al Partito
È il 1990 e il mio disco preferito del momento è quello degli Stone Roses
L'obiezione di coscienza è un periodo abbastanza inutile e faticoso per me
Ho poco più di vent'anni e vivo già da solo
Nel posto dove mi hanno assegnato cerco di stare il più defilato possibile
Sperando nella protezione dell'assessore per evitare troppi impegni
Di sera al pub mi guadagno i soldi dell'affitto
E me ne vado in giro con una 127 arrugginita
Sono magro
Se annuso bene l'aria sento l'odore del socialismo in un solo quartiere: il mio
Questa cosa della Lega Nord non mi piace nemmeno un po'
Per quanto mi ingegni per evitare eccessivi sforzi
Adesso che è estate alcuni operatori sono in ferie
E mi hanno imposto qualche corvée in più
È tempo di orientamento post-diploma
Io faccio finta di fare l'università
E dicono che ho qualche competenza
Da mettere a disposizione dei diciannovenni maturati adesso
Luglio inoltrato, giovedì pomeriggio
Perfino la caposervizio desiste e oggi marca visita
Polaris è un deserto, finestre abbassate
Speriamo che pensino che sia chiuso
E che arrivino le cinque molto presto
Sono rimasto da solo a tenere aperto al pubblico
Sono tutti in vacanza
Quasi mi addormento sulla poltrona della mia scrivania provvisoria
Quando entra una signora elegante, molto elegante
E molto bella
Mi sento un po' sgangherato al suo cospetto
Sono un tipo un po' grunge prima del grunge
E i miei jeans sdruciti e il ciuffo incolto
Non le faranno certo una gran impressione
Perché si tratterebbe pur sempre di un servizio pubblico
Fa finta di niente e mi parla della sua figliola
Che vuole iscriversi a non so che facoltà
"Avete materiale informativo? Depliant? Consigli?"
"Come no, siamo qui apposta"
Borghesi, tutti appesi
Intanto dentro di me penso che se la figlia è come la mamma siamo a posto
La signora della Reggio bene è gentile, affabile
Mi guarda più serena ora
Forse il mio eloquio in italiano quasi corretto la rende meno diffidente
Nella penombra delle 4 del pomeriggio facciamo più o meno amicizia
Mi dà del tu, io del lei ovviamente
E non abbiamo un tubo da fare nessuno dei due
Passa mezz'ora, parliamo di tutto, anche della Lega Nord
Quasi ho il sospetto che questa tizia
Elegantissima e firmata, voti, addirittura, a sinistra
Poi, mentre sembra stia per dirmi di darle del tu
Mi sento toccare la gamba sotto la scrivania
Ma dai, sarò anche un ragazzo carino
Ma che la quarantenne ci provi con me è assurdo
Oddio, mai dire mai
Ma è troppo precisa e abbottonata per poi fare la draga con uno
Adatto alla figlia molto più che alla mamma
Sono paralizzato, non dico niente
Lei non cambia espressione, continua a parlare come se nulla fosse
Che freddezza, si vede che è esperta
Il contatto è durato solo un attimo
Magari non ha fatto apposta e non se n'è accorta
Pochi secondi e mi sto già riprendendo dalla sorpresa
Mi sento toccare ancora, stavolta molto più di prima
Nessuna donna mi ha mai fatto piedino in vita mia
Ma guarda che situazione...
Sono lusingato signora
Ma sono iscritto al Partito Comunista e sono troppo giovane per lei
Cosa si è messa in testa?
Non dico niente di tutto questo in realtà e penso vorticosamente
Non sono preparato, non so cosa dire o fare
La guardo e lei continua a comportarsi come se niente fosse
Mi parla del marito, della figlia e non la seguo più
Mi sento male, imbarazzo pazzesco
Ho paura, di cosa non saprei
Lei invece non pare avere alcun patema, mi batte il cuore
Non ascolto più il suo fiume di cazzate e mi sto arrabbiando
Ma come si permette?
Mi rilasso un secondo e riprendo possesso di me
Calma, al massimo la sbatto fuori dall'ufficio e amen
Affari suoi
Ma che gente c'è al mondo?
Proprio vero: borghesia decadente e corrotta
Ma vergognati va', sei vecchia per me
Speriamo che smetta e finiamola qui
E invece di nuovo, è un contatto davvero pesante
Mi struscia tutta la gamba e non posso più ignorare cosa sta succedendo
Ho un impeto di fastidio e quasi mi alzo dalla sedia, indignato
Sto per farfugliare qualcosa: insomma, pietà, basta!
Ma invece di alzarmi, allontano la poltrona e guardo sotto
Meno male che non ho detto niente
Arrossisco come uno scolaretto
Sotto la scrivania c'è un orrendo barboncino accovacciato che gioca con la mia gamba
L'assatanata non lo è poi così tanto alla fine
Si era portata il cane ma non me ne sono accorto
La signora mi guarda e vede che sono diventato viola
Le dico che il cane non può stare lì
E che la prossima volta sarà meglio mandare a Polaris direttamente la figlia
Che poi magari ci penso io a orientarla come si deve
Arrivederci
Appesi, tutti appesi

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