Che mai vegg' io! Nel penetral più sacro di mia magione Presso e lei che sposa esser dovrà d'un Silva Due seduttori io scorgo? Entrate, olà, miei fidi cavalleri Sia ognun testimon del disonore Dell' onta Che si reca al suo signore Infelice!... e tuo credevi Sì bel giglio immacolato! Del tuo crine fra le nevi Piomba invece, piomba invece il disonor Ah! perché, perché l'etade in seno Giovin core m'ha serbato! Mi dovevan gli anni almeno Far di gelo, far di gelo ancora il cor Far di gelo ancora il cor Far di gelo ancora il cor Mi dovevan gli anni almeno Far di gelo, far di gelo ancora il cor Ancora il cor Mi dovevan gli anni almeno Oh, far di gelo, far di gelo ancora il cor L'offeso onor, signori In molto non andrà Scudieri, L'azza a me, la spada mia L'antico Silva vuol vendetta, e testo Infin che un brando vindice Resta al vegliardo ancora Saprà l'infamia tergere O vinto al suol cadrà! Me fa tremante il subito Sdegno che mi divora Cercando il sen del perfido La man non tremerà Cercando il sen del perfido La man non tremerà Non tremerà Non tremerà Cercando il sen del perfido La man non tremerà La man, la man no, no, non tremerà La man non tremerà La man non tremerà Lo sdegno suo reprimere Quel nobil cor non sa No, no, quel nobil cor non sa Infin che brando vindice Resta a vegliardo ancora Saprà l'infamia tergere O vinto al suol cadrà! Me fa tremante il subito Stegno che mi divora Cercando il sen del perfido La man non tremerà Cercando il sen del perfido La man non tremerà Non tremerà Non tremerà Cercando il sen del perfido La man non tremerà La man, la man no, no, non tremerà La man non tremerà La man non tremerà Non tremerà