Giù tra i cespugli, sotto l'altalena Tra il saliscendi di scarpe di tulle Un naso nero sbucava ferino Dalla sua tana di nascondino Mentre intrecciava collane di fiori Lei, di nascosto dai genitori Se lo vide un giorno apparire davanti Con gli occhi rossi e i denti bianchi "Che lui mi insegua è naturale Io sono la preda ideale Aspetta solo un mio gesto propizio Per trascinarmi nel precipizio" Poi tra le braccia di un uomo per bene Nella vertigine del dormiveglia Dietro le tende di raso francese Sognò una pellaccia in male arnese Qualche mattina, più spesso di sera Il suo cuore saliva in mongolfiera Ed a guardarla dal fondo del fondo I baffi sornioni dell'essere immondo "Che lui mi insegua è naturale Io sono la preda ideale Aspetta solo un mio gesto propizio Per trascinarmi nel precipizio" Così anche oggi, sepolta nel letto Tra i cari amici e l'ultimo affetto Sembra impossibile che quel momento Resti soltanto un presentimento Eppur la nobile, guardate bene Con la sua mano che non sa star ferma Sembra indicarci con l'unghia incarnita Lì, oltre il vetro della finestra Ma intanto il lupo, di là dei fossi Con tutte le costole in vista Sotto una luna che par fatta d'ossi Col naso cerca una nuova pista Goccia di sangue Incrosta i ginocchi Spina di rosa nel dito La macchia scura sul vestito Le dita sporche negli occhi L'orologio coi suoi rintocchi