Fu un tempo lontano che ti portò altrove Fra le correnti lievi del pensiero A riposare all'ombra d'un veliero E da quel giorno iniziasti a cantare Senza timone, timore e riverenze D'un tempo lontano che ti portò altrove Forse hai stonato o sei nato stonato Forse al tuo canto nessuno risponde O forse è soltanto il tuo orecchio che si confonde Ora attendi scrutando il destino tra le onde Perché le sottili ragioni del proprio errare Soltanto la profondità può salvare E intanto il tuo verso invecchia con te Che dormi sognando il sorriso di una musa In un teatro lontano, sulla rotta di Giava Forse hai stonato o sei nato stonato Forse al tuo canto nessuno risponde O forse è soltanto il tuo animo che si confonde