C'era un paese in creta Con un tramonto raro Con una chiesa e tanti uccelli bianchi intorno E un sacrestano nero Che in un giorno di sete grossa Scolò un secchio di vino E servì messa come fosse un deltaplano Un deltaplano nero E non aspettavano altro E durante l'Eucarestia La gente l'ha menato e gli ha sputato in mano E in bocca un foglio di via Ed è partito nero, la notte di Natale Piazzato in fondo al treno Che non sa dove andare E comunque lui non ci vuole andare È la mattina di festa, guarda che è successo stanotte Tutti davanti allo specchio e, Cristo Sono diventati neri davvero tutti, uomini e signore E chissà che sortilegio li avrà fatti abbronzare E i paesani neri Tutti in fila in lavanderia Ma dopo la ventesima centrifuga Quel nero lì non va via Oddio che giorno abbietto Quel giorno di Natale E la neve che dispetto fu Che bianca da abbagliare Oddio che arriva il treno Con tutti i giornalisti E è bello da lontano Che c'è il presepio vero Un bel presepio nero Furono giorni scuri Furono uccelli amari Con gli occhi e i denti chiari E la-la-lai, la-la-la-lai-la E la-la-lai, la-la-la-lai-la