Compro una fabbrica di whiskey e ci ubriaco il mondo Provengo dall'inferno e lì ritorno Per tutte le volte che mi avete calpestato Ridatemi l'amore che mi avete rubato Non voglio sesso e successo Vorrei solo stare bene con me stesso Vorrei vedere soffrire chi mi ha fatto soffrire Scene di torture mi ossessionano Pensieri di morte mi suggestionano Il tuo braccio mutilato da una sega elettrica Sei solito ficcarti in culo cazzi di plastica Sulla mia rubrica c'è il numero del demonio Se vuoi un patto con lui, basta che lo chiamo: Carter! Heavy metal dipendente Tutta questa gente che idolatra i gangster non impressiona Metal Carter, rapper di Roma, si comporta come a Roma funziona Col sua narkorker ti scatena Compro una fabbrica di whiskey e ci ubriaco il mondo Provengo dall'inferno e lì ritorno Per tutte le volte che mi avete calpestato Ridatemi l'amore che mi avete rubato Mi è apparso Gesù Cristo, mi ha detto: "Quello che hai subito non resterà impunito" Mi ha incoraggiato Spero che almeno lui non mi abbia ingannato Adesso mi sento come un cane abbandonato Sto sprecando tempo Devo trasformare un lamento in un armamento Insegnamento che traggo dalle persone Senza pretendere di avere sempre ragione Urla il mio nome Ti sentirò anche a miglia di distanza Da' alle cose la giusta importanza Al mondo non c'è coerenza La sofferenza ha ucciso la mia esistenza Prima di agire pensa e ripensa Compro una fabbrica di whiskey e ci ubriaco il mondo Provengo dall'inferno e lì ritorno Per tutte le volte che mi avete calpestato Ridatemi l'amore che mi avete rubato Odio chi sminuisce Chi annuisce per fa finta che capisce Faccio il culo a strisce a chi mangia nel mio piatto Perché io per conquistare ogni cosa ci combatto Con l'animo corrotto Bevendo e guidando faccio il botto Per ogni gesto di amore torto Resta puzza di putrefatto Egoismo, misfatto della società Truceklan disciplina di città Compro una fabbrica di whiskey e ci ubriaco il mondo Provengo dall'inferno e lì ritorno Per tutte le volte che mi avete calpestato Ridatemi l'amore che mi avete rubato