Quanto freddo e quanta fame La cicala è nello strame Cerca invano un granellino Dice: "Andrò nel magazzino Dove sta la formichetta" Picchia, picchia, aspetta, aspetta E si apre l'uscio finalmente "Un granino?" "Non c'è niente!" "Un granino, per pietà!" "Dica un po' la verità Che faceva questa estate Con le splendide giornate Mentre al sole faticavo?" "Formichetta, sa, cantavo" "E canti dunque, canti ancora Ancor balli, mia signora" Si serrò, alla dura, la porta E la cicala cadde morta Suono per non morire Di fatica e di stenti Ma quanti turbamenti Mi girano in testa Ed ogni giorno è sempre festa Che mi gira la testa E quello che mi resta Canta con me Canto perché so cantare Suono se c'è da ballare E non mi dite come fare Che non lo farò Le formiche a carnevale Si traveston da giullare Per evadere al reale Danzano con me Ma poi mi abbandonano di nuovo E ritornano al lavoro Perché poi il freddo arriva E si deve mangiare Ma come campa male Chi non si sa fermare In una vita di lavoro Mai sorriderà, ah ah È due settimane di vacanza Che non si riempiono la pancia Perché poi il freddo arriva E si deve mangiare Meglio una vita da leone Che tanto la pensione Per cantare una stagione Non ci sarà Meglio una vita da leone Che tanto la passione Per lavorare una stagione Non ci sarà Morirò al primo gelo Che finirà l'estate Con le cupole stellate Sopra di me Creperò di sete e fame Che non mi darete il pane Ma io morirò ubriaco Da quanto ho cantato E allora canterò stonato E morirò ubriaco Che non ho mai imparato Ad imparare Che son la cicca del mondo E mi scasso tutto il giorno E quello che mi resta Canta con me Che son la cicca del mondo E mi scasso tutto il giorno E quello che mi resta Canta con me Che son la cicca del mondo E mi scasso tutto il giorno E in culo alle formiche Che lavorano