E' un problema di chi non ha distrazioni Una casa a piedi nudi sulle scale Un saliscendi di momenti Una bugia incastrata nei denti E' una porta chiusa da dentro Una musica stupida che parla d'estate Un posto da arrivarci Un letto per svegliarci Molte cose le avrò lasciate In un stanza qualunque Perdendo un po' di me Comunque, ovunque II vecchio funerale della televisione La popolarità serve a salvarsi E Roma è sempre Roma Anche dal sedile di un taxi Le città che cambiano La guerra ha la stessa natura del gioco E sono troppo uguali Per aspettarne il dopo Molte cose le avrò lasciate In una stanza qualunque Perdendo un po' di me Comunque, ovunque (Quel luogo dove i fantasmi dei ricordi Danzano a braccetto con quelli del futuro, Tu lo chiami la stanza della mente Dammi retta, Non entrare! Lo sai che hai paura. Le voci... le senti le voci? Si confondono col rumore della pioggia che batte sui vetri. Sono le voci delle parole che non hai mai detto A tuo padre, a un amico, A uno stronzo sul treno, A lei che se ne è andata quella sera di inverno E non è tornata più. E fra l'altro non sei riuscito a dire Che hai chiuso lì dentro, Per troppo tempo E ora saltano, rimbombano, gridano, sbraitano, si spingono, Ballano isteriche sulle note di una musica da baccanale Che ti scoppia nel cervello E tu vorresti urlarle, vomitarle fuori Come si fa con qualcosa che ti aggoviglia lo stomaco Come se le avessi tenute dentro per troppo In quella maledetta stanza segreta della mente. Adesso calmati, rilassati, respira, restra sdraiato, Galleggia sul letto e ascolta il rumore della pioggia. A volte è così, lo sai Ascolta le gocce, guarda Sembra che ti parlino Sembra, si... Sembra la voce di tua madre che veniva a baciarti prima di dormire, Te lo ricordi? Quante cose non hai detto a tua madre, Quanti abbracci che sono rimasti chiusi nella stanza. Eh ma adesso è tardi, Ora non c'è più tempo. Senti già i passi L'assassino è nella strada, Ora è troppo tardi, sei qui dentro Lo senti arrivare Silenzioso come un serpente, Striscia inesorabile tra i ricordi, le immagini e i flash della tua mente. Ho detto stai calmo! Respira! Tranquillo, è facile è tutto molto semplice. Chiudi la porta, ricordi? Come quando da piccolo chiudevi la cameretta dei giochi Per paura che l'uomo nero uscisse e ti venisse a prendere. Chiudi ancora una volta la stanza delle voci e tutto andrà bene. Nessuna più angoscia, più nessun rimorso Tutto va bene, ora Respira! Respira! RESPIRA!)