Siamo la ciurma anemica. D'una galera infame. Su cui ratta la morte miete per lenta fame. Mai orizzonti limpidi. Schiude la nostra aurora. E sulla tolda squallida. Urla la scolta ogn'ora. I nostri dì s'involano tra fetide carene. Siamo alli sbocchi schiavi. Stretti in ferro catene. Su schiavi all'armi, all'armi, sul galeon fatale. Su schiavi all'armi, all'armi, sul galeon fatale. Cos'è gementi schiavi. Questo remar remare. Meglio morir tra i flutti. Sul biancheggiar del mare. Remiam finchè la nave si schianti sui frangenti. Alte le rosso nere. Tra il sibilar dei venti. Torme di schiavi adusti. Chini a gemer sul remo. Spezziam queste catene o chini a remmar morremo. E sia pietosa coltrice. L'onda spumosa e ria. Ma sorga un dì sui martiri il sol dell' Anarchia. I nostri dì s'involano tra fetide carene. Siamo agli sbocchi shiavi, stretti in ferro catene. Su schiavi all'armi, all'armi sul galeon fatale. Su schiavi all'armi, all'armi sul galeon fatale. Giuriam giuriam giustizia, o Libertà o morte