Daniela è seduta in quel caffè Non l'ho mai vista prima Forse una volta o tre Daniela è silenziosa Evita gli sguardi Forse non ha capito cosa voglio io da lei Daniela ha sei colori dentro casa Di solito colora il grigio dell'asfalto Per un mondo migliore, raccoglie un po' d'amore E si ritrova a seminarlo in periferia Daniela ha un altopiano fuori casa Ci sono le altalene e i baci di ragazzi Bracieri di ricordi, ormai già troppo spenti Daniela non ci torna ormai da molti anni Ed in quell'altopiano Dove non son mai stato Ci dondoliamo forte Su altalene rotte La tizia al quinto piano Dove non son mai stato Mi sta chiamando forte, minacciando di morte Se non faccio più piano Daniela adesso fuma dentro casa Bevendo il suo caffe rinchiusa in un divano Con i suoi quaranta chili, di forza sovraumana Adesso abbraccia me e mi sento una conchiglia Daniela fa la spesa e poi ritorna a casa A cinquant'anni ormai fuma la sua bellezza E resta poi seduta ad ammirare un gatto Ripensando all'albero e ai suoi limoni Daniela ha un altopiano dentro le sue tasche Si affaccia ogni tre giorni a ricordarsi il vuoto Quel brivido feroce Il profumo dei fiori L'azzardo della vita e dei suoi terremoti Ed in quell'altopiano Dove non son mai stato Ci dondoliamo forte Su altalene rotte La tizia al quinto piano Dove non son mai stato Mi sta chiamando forte, minacciando di morte Se non faccio più piano Daniela ha settant'anni e è sola dentro casa Racconta ai suoi nipoti le fotografie Alcune son le mie Che dormo da sei mesi In un letto di tavole di compensato Daniela è ritornata ad abbracciarmi a letto Tra federe di legno e odore di fiorai Lei l'ha pensata bene La nostra vita insieme Magari la racconto e poi domani si vedrà