Immote sempiterne acque di color fosco, vidi io, ovunque l'occhio trepido volgea. Ammantati da funebre drappo di marcescente bosco, abissi che morente luce violar non potea. Abissi! Vetusto vascello che vaga per ignote rotte, per te, già morto, né riposo. Il fato tuo si spegne nell'infinita notte, sospinto e segnato da cieco maroso. Alzo gli occhi a prua, fuori già albeggia... Attendo la prima onda... Attendo la prima onda...