Kishore Kumar Hits

Le Larve - Fantasmi lyrics

Artist: Le Larve

album: Non Sono D'accordo


Eccoli i fantasmi dei rimpianti dichiarati
Io che pensavo d'averli seminati, sono tornati
La mancanza del presente e del passato
Il ricordo dei veleni
Il principio dei miei amori e del loro omicidio
C'è chi pensa io non abbia un cuore
Io non paghi ogni anima bruciata col dolore
Che l'amore io lo sappia gestire senza dovere
Trovare ogni volta un equilibrio su un filo sottile
Ci sono il mio fallimento, la mia delusione
E oggi siete fantasmi, non più persone
Il mio presente è distante ormai dalla considerazione di ognuno di voi
Il mio passato mi sta appiccicato e non se ne va mai
E malgrado la lezione che ho imparato
Dimentica e perdona, funziona
Ma la realtà non sarà mai quella di prima
D'altronde bambina
Una rosa non è vera se prima non ha avuto qualche spina
Eccomi ancora, quello sguardo ecclatante
Non dice niente, né il vero né mente, niente
Né vaffanculo, né ci manchi, né grazie
Riportarci sempre con te nei tuoi occhi stanchi
Nel bene o nel male, la notte o col sole, negli incubi
E qualche volta persino nel cuore
E ad oggi niente so di voi da quando siete morti
Io mi immagino e suppongo, e sicuramente sbaglio, e taccio
Ho imparato a stare zitto, io non vi giudico, chissà se fate lo stesso
C'è voluto tanto tempo, sapete, per ripulirmi il sangue dal veleno
Per smettere di avere sete di vendetta
La stessa che quando l'ho bramata
L'ho aspettata e alla fine l'ho ottenuta senza avere fretta
E adesso che sono cresciuto e ho capito
Sono solo, l'ho accettato
Ma non è a uno specchio che cerco significato
Tu sei il sole che risplende nel mio cielo
La mia pace, la mia valvola di sfogo
Il mio equilibro astratto l'ho riflesso su di te
Solo che io ancora non ti ho trovata
Sei la luce che risplende il mio cammino
Adesso dimmi dove vai
Stammi vicino
Non lasciarmi qui come hanno fatto in tanti
Solo perché erano stanchi
Di tutti quanti i pianti
Quest'altra strofa te la dedico
Chiudo in bellezza
Chissà se mai la sentirai, dolcezza
Chissà se mai vorrai capirla
Io lo so che non sei stupida
Ma sei una bimba
Ti scrivo lettere d'amore dal mio inferno personale
Sono padrone del mio dolore, del mio stato mentale
Dal mio artificio la scelta di soffrire
La mancanza di certe persone
È il mio limite la delusione
Non hai imparato ancora a proseguire senza
Aspettative o vivere senza soffrire, e a dire
La verità quando fa male preferisco
Attirare l'attenzione sui miei difetti
Che non sulle mancanze di voi esseri perfetti
Una logica impeccabile
Trovo cattiveria scoperchiare quella che io chiamo
La vostra casa delle bambole
E quelle quattro mura per me sono un limite
Ma solo perché ho fatto un giro fuori margine
Sono un custode di tesori relativi, buoni o cattivi
Eh, è solo immagine, questione di lavoro
Ognuno ha i suoi obbiettivi, ognuno la sua etica
Ma siamo tutti vivi, ognuno di noi merita la libertà
E io non la ritrovo in chi pensa che esista una sola verità
Ma chissà, forse dovrei darci un taglio, sono io che sbaglio
Un faro che parte dagli occhi che
A volte causa un abbaglio. Ma voglio
Apparire persino arrogante
Io in comune con tutta questa gente non ho niente
Niente da spartire
Niente da parlare, niente da voler far finta d'ascoltare
Niente da fare
Questo è il mio modo di spiegare, per il resto, resto muto
E con questa merda passo e chiudo
Tu sei il sole che risplende nel mio cielo
La mia pace, la mia valvola di sfogo
Il mio equilibro astratto l'ho riflesso su di te
Solo che io ancora non ti ho trovata
Sei la luce che risplende il mio cammino
Adesso dimmi dove vai
Stammi vicino
Non lasciarmi qui come hanno fatto in tanti
Solo perché erano stanchi
Di tutti quanti i pianti

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