Rifletto cercando accanto allo specchio Il momento per scordare ancora un po' Quel letto lasciato per sempre scoperto Da quando sono andato via lo so Ritorno oggi in questa casa e ritrovo tutto in un altro posto Un altro modo di pensare a te Cambiare aria poi non serve a niente una giornata persa Anche senza nulla più da pardere Adesso che Parlo di te, dimmi com'è Che sono qua Tutte le tue lettere Non so cos'è Che riesce così tanto a farmi male Dimmi perché Dimmi dove ho perso te Mi faccio un dispetto tra il frigo e il cassetto Ad occhi chiusi al telefono Cercando di dirti che ancora ti aspetto Ma cosa aspetto invece non so Ritorno oggi in quella interminabile partenza Ero stato io a decidere di andare via Farsi passare quella vita come un mal di testa Ma alla fine della storia la colpa è mia Adesso che Parlo di te, dimmi com'è Che sono qua Tutte le tue lettere Non so cos'è Che riesce così tanto a farmi male Dimmi perché Dimmi dove ho perso te MECNA Dimmi cos'è se non parlare di te, parlare di me, di noi Parlare di se, parlare di che Che gli anni passano e le facce di sempre scompaiono Lasciano piatti e posate sporche in un tavolo A cui non mangia nessuno Ci hai tolto i denti dal sorriso, adesso farsi una risata è quasi inopportuno Tutti si chiedono perché non sai sfondare un muro Ma sai invidiare il sole agli altri e non ti tieni il tuo Ed ora è buio come quando dormi Come il silenzio che hai lasciato nei dintorni Sembra impossibile avere ciò che rincorri E fosse l'ultima cosa che ti ricordi Apparte noi, apparte tutto quello che ti sei lasciata alle spalle Quella mattina senza mai parlarne Quella mattina senza mai parlarne Adesso che Parlo di te, dimmi com'è Che sono qua Tutte le tue lettere Non so cos'è Che riesce così tanto a farmi male Dimmi perché Dimmi dove ho perso te