Da giorni ormai lontani Persi nel tempo in questa terra grigia Non c'è che spazio per nere paludi È mutato il grano in aride canne ingiallite Le piante, rare ormai Portano in sé il peso dell'angoscia Non c'è che spazio per fiumi di lava Son cambiati i riflessi argentati in viscide squame Vecchie città in oblio Senza giardini, avvolte in intensa nebbia Come tra i fili di un baco da seta E la vita non può uscire dal buio