Non mi vengono più le parole Non mi vengono più Restano appese al palato duro E non scendono giù Lo spettacolo del quotidiano Fa ogni giorno il suo tutto esaurito E non riesco a finire più un libro Perché mi addormento aggrappata al tuo dito Tu che piangi, che chiedi, che ridi, che corri Che sbucci il ginocchio cadendo sui sassi Lo spazio non ha più il mio tempo Il tempo ora è solo il tuo spazio Lo spazio non ha più il mio tempo Il tempo ora è solo il tuo spazio Le parole che inventi tu Che scandisci ogni volta per bene Mi costringono a considerarle A prendere il ritmo della tua sete Dell'inciampo, della passeggiata Della tosse del sabato sera Le parole che non so capire me le spieghi tu Le parole che non so più dire me le dici tu Non mi aiutano più le parole A difendere i tempi composti E non tengono chiusa la bocca Neanche per masticarsi Sono mona di sole viaggianti Abitacoli senza un odore Sono ghiaccio trafitto dal sole E arazzi ingialliti appesi sul muro Il calzino spaiato, la vita sociale La spesa, la cura non retribuita Lo spazio che non ha più tempo Il tempo che non ha più spazio Lo spazio che non ha più tempo Il tempo che non ha più spazio Le parole che dici tu Sono la parte migliore di me Specchio della fatica E la sua ricompensa Un travaso di vocabolario La mia voce che si fa teatro Le parole che non so capire me le spieghi tu Le parole che non so più dire me le dici tu ♪ Non mi ingannano più le parole Non mi ingannano più Non prendono forma, ma hanno memoria di sé Non prendono forma, ma hanno memoria di me Le parole che inventi tu Che scandisci ogni volta per bene Mi costringono a considerarle A prendere il ritmo della tua sete Dell'inciampo, della passeggiata Della tosse del sabato sera Le parole che non so capire me le spieghi tu Dell'inciampo, della passeggiata Della tosse del sabato sera Le parole che non so più dire me le insegni tu Le parole che non so capire me le spieghi tu Le parole che non so più dire me le dici tu