Ah, come m'è dolce il dubbio La guerra in fondo all'animo Odio chi è senza macchia e paura L'eroe di squallida trama Umana non è la sua virtù Amo molto di più Il pazzo del quartiere Che lotta con le luci di Natale. Amo molto di più Marco Che ha imparato a perdere Ancor prima di scommettere Sulla scuola, sui legami di sangue Su sua madre in mutande Che beve whisky e si vergogna di lui e lui che fa? Un' altra sberla incassa Da suo padre in cassa Ma non ha importanza Questa sera ha fatto il pieno di benza e coca E ha imboccato il sottopasso Manco fosse l'iperspazio da saltare Ma non c'è nessun pianeta che scompaia davanti Tantomeno un cartellone della pubblicità La pubblicità va sempre avanti Lo sanno tutti quanti Lo sa persino suo padre Chiamato al cellulare a notte fonda Mentre sull'altra sponda del fiume Po Io attendo il mio bottino assai prezioso Proprio tu, Marco Che con quella smorfia sembri quasi ridere Con la testa spiaccicata alla gigantografia del culo Di una modella di intimo Per un istante, l'ultimo Ah! Ma cosa sono quelle luci là? Cos'è questo sibilo in lontananza? Un'ambulanza? Non fatemi ridere, è tutto inutile Chi è che giunge in qua? Io ti conosco anche tu sei mia Chiara, misera donniciola Cosa pensi di fare? Riscattare la tua squallida vita salvandone un'altra? Non c'è più tempo, è troppo tardi Ho detto che lui è mio! Buon Dio, diglielo tu, abbiamo un patto io e te! Non respirare, non respirare, non respirare, non respirare! Bravi, ma non finisce qui.