Che ne sai tu di come sto Delle volte che parlo da solo Che ne sai tu di come sto Delle serate in cui ci provo A prendere il volo Per scomparire nell'ignoto Per scordarmi chi sono, chi sono E ripartire di nuovo E non ci riesco mai, forse l'impegno è poco O forse sono io a non esser buono Forse sono queste ali di cera a valer poco Dalla fiera dell'Est papà le portò in dono Ma poi venne l'acqua, che spense il fuoco Che brució le ali e mi riportó al suolo Non è che non voglio, pagherei oro Per vedere un sorriso tuo solo Non è l'orgoglio, che mi tappa la bocca Magari è che neanche provo ad aprirla È che me ne sono andato sbattendo la porta E ora non credo tu voglia riaprirla Che ne sai tu di come sto Delle volte che parlo da solo Che ne sai tu di come sto Delle serate in cui ci provo A prendere il volo Per scomparire nell'ignoto Per scordarmi chi sono, chi sono E ripartire di nuovo Il passato è come un vestito Su misura per ogni uomo Tu scegli solo il tessuto Decidi plata o plomo Dio misericordioso si è fatto sarto prima che uomo Lo ha cucito sottopelle, non puoi scambiarlo con un uovo Non sei Adamo, non hai scelta, hai solo il pomo Manda giù il rospo, non puoi far altro Affogo nel vino rosso Non alzo il gomito ma tutto il braccio Mi bevo l'anima e poi collasso Voglio il tempo del mondo mica o lasso Tengo stretto il cuscino in questa notte brava Rispondo sempre pronto quando il sogno chiama Chiudo gli occhi, soccombo in un caldolano con la mano bella stretta alla mia collana Alla fine i miei sogni sono la sua prigione, io sono il secondino e lei l'ergastolana Le passo il cibo dalla grata Lei all'angolo accovacciata Ho capito che devo smettere Metto fine a questa trama Apro la cella lei esce, la Luna si spegne, il Sole si accende Che ne sai tu di come sto Delle volte che parlo da solo Che ne sai tu di come sto Delle serate in cui ci provo A prendere il volo Per scomparire nell'ignoto Per scordarmi chi sono, chi sono E ripartire di nuovo