Ma che cosa c'è in fondo a quest'oggi Di mezza festa e di quasi male Di coppie che passano sfilacciate come garze stese Contro il secco cielo autunnale Di gente che si frantuma in un fiato Senza soffrire, senza capire E i tuoi pensieri sono solo uno iato Fra addormentarsi e morire Ma che cosa c'è in fondo a questa notte Quando l'ora del lupo guaisce E il nuovo giorno non arriva mai, mai E il buio è un fischio lontano che non finisce Di minuti lunghi come il sudore Di ore che tagliano come falci E i tuoi pensieri solo un cane in chiesa Che tutti prendono a calci Ma cosa c'è, cosa c'è Atrii a piastrelle di stazioni secondarie Strade più strade di avventure solitarie Clown della notte, valigie vuote Piene di trucchi per tragedie immaginarie Telecomandi per i quotidiani inferni Battute argute di architetti postmoderni Amanti andate, piaceri a rate Pallottolieri per contare estati e inverni Ma cosa c'è proprio in fondo, in fondo Quando bene o male, faremo due conti E i giorni gocciolerannmo come i rubinetti nel buio E diremo, "Un momento, aspetti", per non esser mai pronti Signora Bovary, coraggio, pure Tra gli assassini e gli avventurieri In fondo a quest'oggi c'è ancora la notte In fondo alla notte c'è ancora, c'è ancora