Carissimo signor Tentenna, non è facile Assumersi il rischio di una scelta E servirsi addirittura di parole proprie Mimetizzarsi e vivere di luce riflessa In fondo ad acque torbide Tra miseri inganni e menzogne Complessi di inferiorità, ingombranti manie di grandezza Signor Tentenna, non è motivo di vergogna Il non saper centrare alcun bersaglio L'aver mancato l'ennesimo colpo irrimediabilmente E ben poco importa se tua moglie non fa altro che piangere Ossessionata dal sentore dei tuoi numerosi tradimenti Ingurgita ignoti dolori ed elevate dosi di calmanti ♪ È ormai consuetudine, Signor Tentenna, perdersi d'animo Non essere all'altezza delle proprie ambizioni E sgomitare per distinguersi dal branco L'ignoranza è un non trascurabile complesso, una voragine La si può occultare nel silenzio Scansando il pericolo di un mite confronto diretto Signor Tentenna, non è motivo di vergogna Il non poter vantare alcun talento L'aver rincorso l'ennesimo treno inutilmente E ben poco importa se tua moglie non fa altro che piangere Ossessionata dal sentore dei tuoi numerosi tradimenti E in fondo non ha tutti i torti e non è affatto un caso se Amanti, amici e sogni si dileguano Il cane sul balcone aspetta da mesi il privilegio di una passeggiata Eppure la sera fedelmente esulta al tuo rientro ♪ E ben poco importa se tua moglie non fa altro che piangere Ossessionata dal sentore dei tuoi numerosi tradimenti E in fondo non ha tutti i torti e non è affatto un caso se Amanti, amici e sogni si dileguano Il cane sul balcone aspetta da mesi il privilegio di una carezza E intanto tua figlia ti chiede perché mai sia così misera la vita