Non sono il re dei saltimbanchi Vengo dal buio più lontano Dei vostri sogni malsognati Sono Gran Maestro e Ciambellano E porto una maschera sottile Più nera della pece del peccato E porto dagli inferi la voce Dello spergiuro e del dannato A chi mi crede malandrino Facile allo scherzo e allo sghignazzo Io faccio uno sgambetto senza inchino Che di risate mi son rotto il cazzo A chi mi crede malandrino Facile allo scherzo e allo sghignazzo Io faccio uno sgambetto senza inchino Che di risate mi son rotto il cazzo Io sono l'Alichin dei Malebranche Già della quinta bolgia i punitori Con Rubicante e l'orrido Cagnazzo Teniamo giù la testa ai barattieri La testa gli teniamo nel catrame Bollente sia di fiamme che vergogna A chi ha frodato gli altri per potere A chi ha rubato senza aver bisogna E non mi chiamate servitore Che non sono al soldo di nessuno Da dove vengo io non c'è padrone E chi fa il padreterno vaffanculo E non mi chiamate servitore Che non sono al soldo di nessuno Da dove vengo io non c'è padrone E chi fa il padreterno vaffanculo E chi fa il padreterno vaffanculo E chi fa il padreterno vaffanculo