Un guanto precipitò Da una mano desiderata A toccare il pavimento del mondo In una pista affollata Un gentiluomo, un infedele, lo seguì con lo sguardo E stava quasi per raggiungerlo Ma già troppo in ritardo E stava quasi per raggiungerlo Ma troppo in ritardo Era scomparsa quella mano E tutta la compagnia E chissà se era mai esistita Era scomparsa quella mano E restava la nostalgia E il guanto e la sua padrona Scivolavano via E il guanto e la sua padrona Pattinavano via ♪ Sotto un albero senza fiori Si struggeva l'amore amato Il guanto era a pochi passi Irraggiugibile, consumato In quella grande tempesta d'erba Non era estate né primavera E non sembrava nemmeno autunno Però l'inverno non esisteva E non sembrava nemmeno autunno Perché l'inverno non esisteva Quando un uomo da una piccola barca Con un mezzo marinaio Vide qualcosa biancheggiare Un uomo da una piccola barca Sporgendosi sul mare Era il guanto che rischiava di annegare Era il guanto che rischiava di affondare ♪ Fu un trionfo di conchiglie, un omaggio di fiori Per il guanto restituito alla banalità dei cuori Ad una spiaggia senza sabbia A una passione intravista Ad una gabbia senza chiave Ad una stanza senza vista Ad una gabbia senza chiave Ad una vita senza vista E intanto milioni di rose Rifluivano sul bagnasciuga E chissà se si può capire Che milioni di rose non profumano mica Se non sono i tuoi fiori a fiorire E se i tuoi occhi non mi fanno più dormire ♪ Era la notte di quel brutto giorno I guanti erano sconfinati Come l'incubo di un assassino O i desideri dei condannati Dietro al guanto maggiore La luna era crescente E piccoli guanti risalivano la corrente E piccoli guanti risalivano la corrente Fino al capo dei sogni E alla riva del letto Dell'innocente che dormiva Un mostro sconosciuto Osservava, non osservato Sopra un tavolo, il guanto incriminato Sopra il tavolo, un guanto immacolato E il guanto fu rapito, in una notte d'inchiostro Da quel mistero chiamato amore Da quell'amore che sembrava un mostro Inutilmente due nude mani Si protesero a trattenerlo Il guanto era già nascosto Dove nessuno può più vederlo Il guanto era già lontano Quanto nessuno può più saperlo Oltre la pista di pattinaggio E le passioni al dì di festa E le onde di tutti i mari E il trionfo nella tempesta E le rose nella schiuma Il guanto era volato più alto della Luna Il guanto era volato più leggero di una piuma Oltre al luogo e all'azione E al tempo consentito E all'amore e alle sue pene Il guanto si era già posato in quel quadro infinito Dove Psiche e Cupido governano insieme Dove Psiche e Cupido sorridono insieme