Ben altro che pace e lavoro ci hanno portato Davanti alle fabbriche schierano il carro armato E radono al suolo le case ed i forni del pane Perché tutto un popolo in lotta patisca la fame È guerra tra il cane che sfrutta e l'uomo sfruttato È guerra tra il porco che inganna e l'uomo ingannato È guerra tra il popolo schiavo che soffre e patisce E il cane che affama ed opprime e il dolore sancisce Eppure qualcuno ha creduto alla pace coi lupi E adesso ci stanno opprimendo E rendono i tempi più neri e più cupi Se oggi nessuno ha timbrato è perché non serviva E nelle galere han portato chiunque reagiva Peccato che il tempo sia stato fissato da loro Invece che nascere prima dal nostro lavoro Nei campi nessuno ha guardato se il tempo è cattivo Nei prossimi giorni il sereno non porterà cibo Ma stacca dal chiodo il tuo pezzo di sano potere Se il tempo è fissato da loro non stare a sedere Non vincono, non vinceranno, non hanno domani La forza è nel puntello impugnato da oneste fortissime mani ♪ Il prossimo fuoco sarà ravvivato da noi Nel posto, nel tempo e nel modo fissato da noi Nessuno potrà soffocarlo, diventerà immenso Mi sembra già di vederlo se solo ci penso Non vincono, non vinceranno, non hanno domani La forza è nel puntello impugnato da oneste fortissime mani