Non amo trincerarmi in un sorriso Detesto chi non vince e chi non perde Non credo nelle sacre istituzioni Di gente che ha il potere e se ne serve Giocattoli di carta in mano ai pazzi Puntati su milioni di persone Tu ascolti tutto e cerchi di capirmi Finendo poi per fare confusione E dici che per te non sono in pace Certo che almeno in questo mi conosci Nell'attimo che brucia la ragione Io butto al fuoco tutte le mie croci E semino i miei fatti personali Mischiati a tutto quello che è sociale E vivo con la stessa dipendenza Gli scandali, le guerre o la spirale Perché son fatto così E non ci posso far niente Prendimi pure così Come mi accetta la gente Che mi sorride e che mi lascia parlare Però non mi sente Mi dici che una regola ci vuole Qualcuno deve pure aver ragione Sarà forse che sono diffidente Ma i capi non son altro che persone E trattano le masse come capre Tosando e macellando l'eccedenza Sacrificando al fatto personale Le madri, i figli, i padri e la decenza Perché son fatto così E non ci posso far niente Prendimi pure così Come mi accetta la gente Che mi sorride e che mi lascia parlare Però non mi sente Si macchiano dei crimini più bassi Per conservare il posto da sedere Le chiese, il Parlamento, i sindacati Le banche e gli altri centri del potere Gli amici, sai, gli amici tante volte Mi dicono che sono un piantagrane Che parlo senza un poco di rispetto Che amo più gli oppressi o le puttane Ma sono fatto così E non ci posso far niente Prendimi pure così Come mi accetta la gente Che mi sorride e che mi lascia parlare Però non mi sente Che mi sorride e che mi lascia parlare Però non mi sente