Mi guardo allo specchio e finalmente esisto Forse ho gli occhi meno tristi dell'ultima volta Tra il passato e la speranza c'è uno spartiacque Un menhir di grida guida un cielo pieno d'arte Io nella mia stanza coi miei 36 rifletto Se n'è andata Fausta, è già scaduto il suo biglietto Modello il tempo perso a forma di obelisco In segno di rispetto quando soffro costruisco Io che brillavo di rivolta mi sono placato Da quando il tempo m'ha preso e mi ha placcato Mi ha buttato con la faccia a terra in mezzo al campo Mi ha detto scegli te se fare questo o quello e quando Mi addormento un'altra notte è un altro giorno che si spegne Senza luce i miei difetti son delle meteore Il mio lume è evanescente ed ora brilla nelle Strade più nascoste insieme a nuove stelle Nuove stelle troveranno spazio Tra le meteore volo guardando il mondo dall'alto Mi hanno detto che mancarti non era previsto Siamo astri in collisione verso un nuovo inizio E parlarti non è facile quanto guardarti Prendi la luna in mano per giocarci a dadi Esce 6, la fortuna è dalla nostra ma Non ti sei mai presentata a quella mostra Dammi un bacio di sfuggita, poi richiudi il cosmo Che saprò chi sono solo quando sarò morto Quando sarò volto verso il cielo grigio piombo Aspetto che mi prenda, qua piove a dirotto Qua piove e distolgo il mio sguardo dal tuo volto Rivolto verso il futuro prossimo Se ti sfuggo posso pure fuggire dal mio corpo Trascendo nel nirvana una notte d'agosto Temo sempre di non essere abbastanza Voglio vivere dal vivo, che si fotta la distanza Dentro la mia psiche ogni momento è una minaccia Se muoio nelle pare e in cortesie di circostanza E sono separato, anima e massa Andrea che si deprime, però Nyber lo incoraggia Non mi dire passa, che il tempo non cura niente Prende ogni tuo sbaglio e lo fa solo più evidente, come sempre Cerco spesso di salvare il salvabile Faccio il duro con il mondo, dopo piango tra le pagine Resto sempre uguale, tale e quale Se piaci a uno scrittore poi diventerai immortale Ho scritto mille rime per gente da poco E nella testa il mio passato, ormai è marchiato a fuoco Voglio essere felice, non pensare a niente Mentre miro il cielo scuro con le luci spente, nuove stelle Tenere i piedi a terra non mi è mai piaciuto Ma ho le ali piccole e pesanti, hanno sempre ceduto Sognavo di volare, di poter brillare Come lucciole di mare o come stelle ma non lo so fare Che poi a Milano non c'è il mare e non ci sono stelle Sono i lampioni a fare le costellazioni Ed io mi sento fuori luogo dentro questa pelle Vorrei essere insieme tutti i colori E con i miei bagliori accendere emozioni Dare nuova luce a tutti i miei valori spegnere i timori Forse cadere è un po' come spiccare voli Quando serve a dare vita ad occhi nuovi nuove sensazioni E a volte capita che poi ci credo Per ogni volta che non ci ho creduto a pieno mi ricredo Per ogni volta che alla vita ho messo un grande freno Scia luminosa, mentre cado dipingo il mio cielo Io non esisto né muoio nel dubbio Semmai dilagherò per scienza per scopi lontani Per la purità distante l'oggetto di studio Non è più qual è il mio buio ma perché non t'ami Siamo lumi lontani visti dal suolo Fumi mortali sopra al tempo che ispira Kronos Vero, diamo note dal cosmo per girar solo Con le melodie supposte dal mondo che aspira al suono Non sai quanto stare distante per sè ti vale Troppi bagni nell'abisso col rischio di starci male Ma se il mare esorta ai tuffi è perché conserva frutti Solo se trattieni il fiato nel tuo viaggio verticale Si va per un punto nel cielo, oltre non credo davvero Tanto chi spera non cede fissando noi Mano a mano che li intorno feconda perle nell'ombra La sponda terrestre esonda la vita che sputi e ingoi Mi chiedi come sto adesso? Chiuso in gabbia La mente ad ovest o ad est, ho pure il fuso guarda Ho sbagliato e non è che se poi mi scuso cambia Ma mi ero perso dentro a un sogno vivo a Illusolandia Accuso il karma, la vendetta fra la escludo Non uso un'arma, ho penna e carta come spada e scudo Vorrei solo cancellare questa giornataccia giuro Conto le ore che rimangono prima che faccia scuro Su sto pianeta sono l'ultimo disperso L'unico diverso, poi dubito e ripenso Non so se è colpa mia o se sei tu privo di senso Non voglio compagnia ed è uno stupido dissenso M'illumino d'immenso Brucio ste parole insieme all'ego, dopo prego che profumino d'incenso Te ne andrai come tutti penso Ogni mia frase ti porta in un mondo infatti scrivo un multi-verso Porti il segno del destino, un marchio trasparente Brucia come un eritema se sfiori la pelle Se il nostro è un anatema stavolta è perenne Perdiamo sangue e lo puliamo con il detergente Il cuore è un ascensore a 0 gradi Fahrenheit Più cerco il suo rumore più resta in silenzio Mi sfiora come il sole dei giorni che ho perso Una vista di illusioni e una stanza d'albergo Una serata che non passa, che non ha una fine Che più provo a darle un senso, più non so che dire Il mio respiro fende l'aria, a tratti la recide Sento il tuo respiro addosso fino a scomparire E sono già scomparso io solo a immaginarti La tua mancanza mi bombarda fino ad assediarmi Sono già al quinto bicchiere provo un po' a sedarmi Dicevi calma, ci sto io e adesso non so calmarmi Mamma piange in una stanza credo non mi senta 13 anni sto per fare la mia scelta Vado via dalla sua fede, faccio un passo troppo forte Inciampando nei suoi occhi ho imparato che cos'è la morte Che colse la mia mano per portarmi via con sé Prese gli anni migliori ne fece petali vuoti di pece Rese incolori le mete, Disse che le lettere d'amore fanno solamente ridere Fermo sulla strada scrivo mentre tutto sfuma Il mio volto un freddo grido che lo Xanax fuma E negli occhi del mio Shiba ora trema la Luna Sento gli ultimi respiri ma non ho paura Perché presto ti raggiungerò e staremo insieme Come la Via Lattea e Andromeda, tra inferno e quiete L'Universo è uno scrittore, se ne intende Sa che basta morire per generar le nuove stelle