Vado col fiorino su una strada rurale Ci vado per lavoro mica ciclo amatore C'è un omino in bicicletta che mi guarda e sorride È il ciclista Mantovani, duca delle salite Ha le cosce da vichingo, la testa pelata Lo zaino e la borraccia piena di lemon soda Lo sorpasso con ribrezzo con un dito levato Ciclista Mantovani mi saluta educato Ciclista Mantovani Sei bello e non inquini Spingi forte sui pedali E guarda che fatica che fai Io l'ho incontrato in ogni dove, pure a Poggio Bustone Ciclista Mantovani è la mia ossessione Sui tornanti a precipizio, fino in cima al Pordoi L'ho visto nella nebbia, ve lo giuro era lui È successo all'improvviso giuro, io non l'ho toccato Eppure Ciclista Mantovani a un certo punto è volato in cielo Come un'aquila reale, tra le cime innevate Sicuramente colpa delle gomme usurate Ciclista Mantovani Sei bello e non inquini Mi sorridi mentre plani E cadi giù dal passo Pordoi ♪ Nel burrone spappolato sopra un letto di ghiande La bicicletta rotta appesa tra le fronde La sua bocca spalancata in una smorfia allibita Ciclista Mantovani, questa volta è finita Ma dopo quattro mesi sono morto anche io Asceso in paradiso al cospetto di Dio C'è San Pietro che mi guarda con la faccia imbronciata Dietro l'ombra di San Pietro c'è una testa pelata Ciclista Mantovani Nell'alto dei cieli Hai le ali ai pedali Di te non mi libererò mai, no Di te non mi libererò mai, oh no Di te non mi libererò mai Non mi libererò mai