ARNOLDO O muto asil del pianto Dov'io sortiva il dì: Ieri felice, ahi, quanto felice! Oggi fatal così! Invano il padre io chiamo, Egli non m'ode più. Fuggir quel tetto io bramo Che caro un dì mi fu. VOCI DI DENTRO Vendetta! ARNOLDO Oh, mia speranza! D'allarme io sento i voti! Son essi i miei più fidi. Chi mai li guida a me? SVIZZERI Guglielmo è prigioniero E ognun di ferro è privo. Di farlo salvo è in noi desir. Armi vogliamo per lui morir. ARNOLDO Da gran tempo Guglielmo e mio padre Questa speme nutrivano intera. Dove sta la deserta riviera Lancie e spade nascose vi son. SVIZZERI Ad armarci, su, corriam Ad armarci, su, voliam. ARNOLDO Dal pianto omai si resti; L'ira al pensier si desti Di mia fatalità. Su chi mio padre ha spento E del mio ben mi priva La morte scenderà. SVIZZERI Non temere, no, t'affida. Già sul reo la morte sta. ARNOLDO Corriam, voliam, s'affretti lo scempio Del vile che su noi trionfò. Sì, vendetta dell'empio facciamo! Il sentiero additarvi saprò. Ah, venite, delusa speme, Renderem di chi vili ne brama! Gloria, onore, vendetta ci chiama E Guglielmo per noi non morrà. SVIZZERI Sì, vendetta, delusa speme. D'ogni tristo per noi resterà.