Qui si chiedono perché Un bel fiore come te Voglia vivere un po' Del mio vivere che Non è vivere, ma Bere e scrivere Per sopravvivere un'ora di più A questa estate che ostenta fragranza Non ho passeggiate da offrirti Mi avanza un po' d'esistenza Randagia e dispersa Non farne poesia Il mare di Ostenda, acqua bugiarda Che se ti bagna diventi sabbia Meglio una stanza, la tua vestaglia Appesa al filo dell'incoscienza Resta ancora un po' nella mia testa, qui Finché la tua pelle di sì È un futuro che non c'è Quello che ho da dare a te Se vorrai, tuttavia A ogni sorso vedrai Che il mio vizio è virtù È l'inchiostro la via Per resistere un'ora di più Alle lusinghe dell'indifferenze Famiglie in vacanza dal mondo che affonda Si sa, l'abbondanza fa l'anima sorda Invece noi due Abbiamo scelto il delirio e la grazia Però tu fai in tempo a fuggire, ragazza Si accomodi, prego, mai prima di lei Il mare di Ostenda, acqua che inganna Dietro la tenda il sole abbaglia Voglio penombra vera e profonda Come il tuo sguardo che mi domanda Quanto manca al buio? La risposta è nei miei occhi stanchi Dove annegano gli incanti Cieli infranti in cui tu non ti specchierai