(Parole: M. Andreoli - Musica: M. Andreoli/G. Di Maria) Notte Madre, Notte Morte In un vicolo di Odessa Per l'onore di Larissa Per amore della lotta Una lama in una rissa Le mie ossa in una fossa E il mio spirito che bussa Al tuo uscio fa toc toc Sotto questa luna morsa Ti ho portato ambra e wodka E radici di galanga Per varcare la tua soglia Ma la porta non si è aperta Non c'è lume che si affaccia E si ghiaccia la mia faccia Tra le raffiche del nord Sul Mare Nero, quel fuoco acceso E' il mio respiro, sono io che ancora vago Non c'è nessuno quando ti chiamo Solo silenzio e fredde stelle di Crimea Tu che hai occhi di cavalla Tu che hai gambe di cicogna Tu che sai cosa si sogna Negli inverni d'aldilà Accarezza la mia barba Con la tua misericordia Esaudisci la mia voglia Di una tazza di kaimak Per la vita che mi è tolta Per quest'altra che incomincia Con un buco nella pancia E Larissa che mi scorda Ma la luce resta spenta Forse è buia la mia colpa E mi metto nella testa Che il mio posto è questo qua Sul Mare Nero, quel fuoco acceso E' il mio destino, sono io che vado in giro A volte grido, che quasi rido Ma tutt'intorno tace il cielo di Crimea Notte Madre, Notte Morte Quale favola Notte Madre, Notte Morte Mi consolerà Notte Madre, Notte Morte Mi ero perso per tornare Nel rosario del tuo cuore Ma sei l'ombra della neve E da qui io me ne andrò Sul Mare Nero, quel fuoco acceso E'il mio riflesso, sono io che mi allontano E non ti chiedo se c'è un sentiero Dove avrà quiete il viaggio dell'anima mia Sollevo il velo, quello che vedo E' il tuo silenzio sopra i tetti di Crimea