Guardi quel nero sudario sugli occhi del mondo Ascolti e un granello di sabbia trafigge l'orecchio E al passo una pietra tagliente ferisce il tuo piede E chiedi perché questo labirinto, e chiedi, schiavo e cieco è il tuo diritto Scegli il profilo migliore e il vestito più adatto Credi ed ogni tua fede ha smarrito i suoi santi E piangi perché questo sciocco imbroglio è specchio del tuo sguardo senza luce. Condannati dalla storia Consacrati alla memoria Dalla coppa del destino Avido attingo. Giudicati e giustiziati Innalzati e venerati Sulla danza della forca Il tuo dominio Fiero, sul dorso del lupo di un vecchio ronzino Anero l'evoluzione terrena e celeste Rinasco ogni giorno dal fianco dello scorpione Mi inchino alla bellezza dei colori Il segreto è nella coda del pavone Canto le gesta esemplari dello scarabeo Esalto l'impresa titanica del calabrone Accolgo la simbologia e il dono del cervo Respiro perché questo eterno viaggio infiamma d'infinito il nero manto Condannati dalla storia Consacrati alla memoria Dalla coppa del destino Avido attingo Giudicati e giustiziati Innalzati e venerati Sulla danza della forca Il tuo dominio Tutto ciò che vedi sono proiezioni, convenzioni, distorsioni, facili frequenze che hanno elaborato e costruito un mondo che non c'è. Sono solo convinzioni, cibo per le tue illusioni, gestazioni, indigestioni che hanno generato e partorito l'uomo che non c'è. Condannati dalla storia Consacrati alla nemoria Dalla coppa del destino Avido Attingo Giuicati e giustiziati Innalzati e venerati Sulla danza della forca Il tuo dominio Il tuo dominio Il tuo dominio